- Le visite ai luoghi (autentici e non autentici) creano esperienze speciali e opportunità di apprendimento diverse da quelle della situazione di classe. Una visita può anche innalzare lo “status” di una materia agli occhi degli studenti, i quali capiscono che, per realizzare questa visita, hanno lasciato l’edificio scolastico e lo studio di altre materie.
- I luoghi autentici forniscono un’atmosfera unica, che può suscitare un desiderio speciale di imparare e forti emozioni. Gli educatori dovranno essere consapevoli di stare esponendo i loro alunni a forti emozioni e tenerne conto quando preparano la visita.
- I luoghi autentici forniscono opportunità per lo studio approfondito di luoghi particolari e di momenti situati nel tempo.
- E’ difficile che i musei riproducano l’impatto emotivo che deriva da una visita ad un luogo autentico; comunque, è meno probabile che gli studenti siano sopraffatti dalla forza dei sentimenti e potrebbero essere in condizione di vedere il più ampio contesto storico.
- L’opportunità di studiare “artifacts” originali può stimolare l’interesse, la motivazione e l’apprendimento e può fornire un collegamento diretto e tangibile con le persone del passato che risulta difficile riprodurre nell’aula scolastica.
- L’educatore è responsabile verso gli studenti e dovrebbe avere la certezza che una visita ad un luogo autentico o ad un museo sia appropriato all’età dei suoi studenti. E’essenziale che, in proposito, l’educatore si consulti con il personale del luogo autentico o del museo.
- La visita ad un luogo autentico o ad un museo non dovrebbe di per sé sufficiente in uno studio dell'Olocausto. L’educatore deve avere chiari gli obiettivi della visita ad un luogo autentico o ad un museo. Come potrà questa integrare, estendere e sviluppare il lavoro di classe?
- E’ fondamentale che ogni visita sia accuratamente programmata e che, quando prepara la visita, l’educatore prenda contatti con( la direzione del) luogo autentico e si faccia consigliare. Idealmente, gli educatori faranno una visita preliminare e/o frequenteranno seminari di formazione sul tema dei viaggi di studio ai luoghi autentici.
- L’educatore deve tenere in considerazione il momento in cui il viaggio d’istruzione si situa all’interno nello schema più ampio di lavoro per l’insegnamento dell'Olocausto, e come questo si integri nel lavoro di classe. Il viaggio d’istruzione si articola in una fase preparatoria, nella visita stessa e in un seguito di attività. Queste attività dovrebbero enfatizzare l’apprendimento della storia dell'Olocausto, ma potrebbero essere arricchite da un approccio interdisciplinare.
- La Direzione del luogo della memoria dovrebbe assumersi la responsabilità di fornire agli educatori consulenza, informazioni e materiali per la preparazione delle successive lezioni in aula. L’educatore dovrebbe dedicare un tempo sufficiente a queste attività.
- La preparazione dovrebbe evidenziare chiaramente il fatto che un luogo “autentico” è un monumento con la sua propria storia. La visita a quel luogo non solo produce apprendimento sul passato, ma anche sulle modalità con cui quel passato sia stato ricordato e commemorato.
- La visita ad un luogo “autentico” dovrebbe focalizzarsi sulla sua storia. Gli studenti dovrebbero utilizzare l’evidenza storica del luogo per approfondire temi e problemi discussi durante la fase preparatoria. La visita non dovrebbe essere vista solo come un’opportunità per rispondere a domande di tipo storico, ma anche come stimolo a porsi nuove domande di tipo storico, morale ed etico.
- La maggior parte degli studenti non è abituata ad imparare dai musei e dai luoghi “autentici” e molti non avranno le abilità necessarie per imparare da questi ambienti. Pertanto, il museo e il luogo “autentico” dovrebbero facilitare l’apprendimento e rendere possibile, nel corso della visita, l’interpretazione dei quadri e delle scritte esplicative. Tutto ciò comporta la necessità di considerare l’età degli studenti, le loro diverse esigenze di comprensione e i loro diversi gradi di conoscenza. Si dovrebbero anche prevedere sessioni di orientamento e di informazione, visite guidate, dispense, cassette audiovisive ecc.
- L’insegnante dovrebbe incoraggiare la discussione e la riflessione stando sul posto. Ciò è parte integrante della visita. Il luogo “autentico” o il museo dovrebbero fornire spazi adeguati e occasioni per rendere ciò possibile.
- Il lavoro successivo dovrebbe servire a rispondere alle domande poste dagli studenti come risultato del viaggio d’istruzione e aiutarli ad inquadrare in un contesto più ampio ciò che hanno appreso durante la visita.